Il secondo appuntamento dell’edizione 2025 del Festival della Parola Reloaded si terrà al cimitero monumentale di Sanremo, uno dei più belli del Ponente e della Liguria; un incredibile luogo della memoria in cui riposano in pace nobili russi, inglesi, tedeschi. Qui il 26 aprile alle 11 andrà in scena Just like a woman di e con Chiara Buratti
.Just like a woman è un affresco di donne molto diverse tra loro, ma legate da una sensibilità fuori dal comune, interpretate da Chiara Buratti in uno spettacolo che unisce momenti di commozione ad altri di ironia e divertimento. Donne così diverse, eppure così uguali, che si riconoscerebbero tra mille e si cercherebbero tra loro anche senza conoscersi, se solo si trovassero nella stessa stanza, nello stesso tempo. Ecco perché sembra quasi che, a un certo punto, sommando le loro caratteristiche, emerga una quinta figura femminile: una donna universale, forte e fragile, unica e non replicabile. Cosa unirà la mecenate del jazz Pannonica de Koenigswarter, la tennista Suzanne Lenglen, la matematica Maryam Mirzakhani e la grande attrice Isa Barzizza? A Isa Barzizza, stella sanremese della rivista e spalla di Macario, Totò e Walter Chiari, l’autrice dedica un ritratto molto speciale, come pure a Pannonica de Koenigswarter, mecenate del jazz senza la quale Thelonius Monk non avrebbe mai cambiato faccia alla musica; a Maryam Mirzakhani, matematica iraniana che, dando semplicità agli spazi complessi, è diventata a 37 anni la prima donna a vincere la Medaglia Fields, il Nobel per i matematici; a Suzanne Lenglen, straordinaria tennista francese, soprannominata La Divine.
Chiara Buratti è bolognese di nascita e vive ad Asti. La sua carriera si è sviluppata come attrice, conduttrice, giornalista.
Per quanto riguarda il teatro, ha portato in tournèe il “Decamerock”, spettacolo di parole e musica per la regia di Roberto Tarasco, “Un loft per sei” che ha debuttato in AstiTeatro 2023 per la regia di Fabrizio Rizzolo e “Quattro donne”, monologo di cui è anche autrice, per la regia di Tommaso Massimo Rotella.
Al Teatro Regio di Torino è stata voce narrante e guida nel Don Pasquale, nell’Elisir d’amore e ne La figlia del reggimento di Donizetti, nell’Aida e nel Rigoletto di Verdi, nella Turandot e nella Boheme di Puccini, nella Norma di Bellini, ne La scuola dei gelosi di Salieri; è stata Ottavia in Ottavia e Nerone di Vittorio Alfieri (regia di Marco Viecca) e protagonista di molti altri spettacoli tra cui Tutti i colori del bianco (di Massimo Cotto, regia di Tommaso Rotella); ha accompagnato Beppe Severgnini ne La lingua misteriosa dei binari, lavorato con Lando Buzzanca ne La zia di Carlo (160 repliche) e nella commedia Quella piccola pazza cosa chiamata amore (di Danilo De Santis, con la regia di Lillo).
Per lei Giorgio Faletti ha scritto L’ultimo giorno di sole, spettacolo di teatro-canzone dove ed è ripartita in tournèe con una band dal vivo dal 2024. In televisione ha recitato in Un Posto al sole, al cinema in Una donna alle dieci (con Giorgio Faletti) e ne Il cuore altrove di Pupi Avati.
In televisione, ha inoltre legato il suo nome e il suo volto a Rai Cultura, per cui ha condotto negli anni numerosi programmi. In questo periodo sta registrando la seconda stagione di Profili – Storie di scienza che chiedono di essere raccontate. Ha condotto due stagioni de I luoghi della scienza, in onda sia su Rai Scuola che su Rai Tre. Ha condotto anche Files-Progetto Scienza, Donne di scienza e Laboratorio Scuola.
Nel 2015 è stata la voce di Sex Secrets su Virgin Radio. È stata anche protagonista di molte pubblicità televisive e presentatrice di Festival musicali (tra cui Pistoia Blues e Premio GianMaria Testa), letterari (tra i tanti, da segnalare il Premio Pavese) e sociali (Festival Paideia).
Nel 2015 è stata candidata alla Targa Tenco come miglior interprete di canzoni non proprie con l’album L’ultimo giorno di sole scritto da Giorgio Faletti, mentre nel 2017 ha vinto il Campania Terra Felix, premio giornalistico per il miglior servizio sulla Campania dell’anno.